La Legge di Stabilità ha prorogato il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie (comprese le spese sostenute per la protezione e la sicurezza, quindi quelle relative all’installazione di un impianto d’allarme antintrusione e di videosorveglianza). Le spese sostenute fino al 31 dicembre 2016 sono detraibili nella misura del 50%.
Il bonus opera sotto forma di detrazione dell’IRPEF delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione delle abitazioni (Casa Sicura) e delle parti comuni negli edifici residenziali (Condominio Sicuro). La detrazione è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
In base alle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate con le detrazioni fiscali 2015 sono agevolabili le spese:
- Sulle singole unità abitative: allarme e sistema antifurto;
- Sulle parti condominiali: allarme (riparazione senza innovazioni dell’impianto o riparazione con sostituzione di alcuni elementi).
Tra gli interventi che riguardano la sicurezza fisica e che usufruiscono di tali maggiori incentivi, si segnala l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione dei serramenti; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati ossia sistemi di videosorveglianza; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline; casseforti, porte blindate, serrature ed altri mezzi di sicurezza passiva.
Chi può usufruire delle Detrazioni allarme 2016?
Tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF. In particolare, l’agevolazione spetta ai proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento e agli inquilini di un immobile.
Quali spese si possono detrarre con le Detrazioni allarme 2016?
- Spese per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse;
- Spese per l’acquisto dei materiali;
- Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).
Come ottenere le Detrazioni allarme 2016?
- Effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale nella modalità “parlante” indicando causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
- Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile
- Conservare ed esibire tutti i documenti relativi ai lavori.
Si ricorda, infine, che sui lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata (Casa e Condominio) è previsto l’applicazione dell’IVA ridotta al 10%.